
pagina progetto
Casa Andrea Tealdi (Peveragno -CN)
La tradizione dell'architettura con il rispetto della Natura
progettista, consulente energetico: architetto Marco Mauro
progettista strutturale: architetto Giovanni Comba
certificazione energetica: geometra Andrea Mauro
APE regionale: EPgl,nren 1,42 kWh/m2 anno
impianti: PdiC riscaldamento, PdiC ACS, VMC
Sulle colline di Peveragno, in fronte alla casa di Andrea Tealdi e Zaira Bracco, il piccolo fabbricato con porticato esistente, inserito in un magnifico contesto pedemontano agreste nasce a nuova vita con una ristrutturazione e modesto ampliamento dello stesso sia dal punto di vista strutturale che architettonico e di riqualificazione energetica.
Volontà della proprietà era il ristrutturare il volume residenziale esistente, maggiorandolo entro il volume architettonico delimitato dalla pantalera (porticato) esistent, senza snaturare la stessa. Ulteriore richiesta era quella di non deturpare, con le lavorazioni necessarie, l’area verde esistente a servizio dell’edificio residenziale esistente. La sfida dei progettisti (architetti Marco Mauro e Giovanni Battista Comba) è stata quella di riqualificare energeticamente e strutturalmente quanto già esistente e realizzare l’ampliamento previsto senza danneggiare o modificare il tetto, frutto di un recente rifacimento e già sufficientemente coibentato.
L'edificio è stato mantenuto, il più possibile, nella sua forma e funzionalità originaria, si è ampliato il volume esistente residenziale all'interno del volume già delimitato del porticato del lato est.
Strutturalmente la nuova porzione è stata realizzata in legno con sistema a telaio. Tale tipologia è stata scelta per la velocità di esecuzione e per lo scarso impatto delle lavorazioni sul conteso ambientale adiacente, leggasi giardini esistenti. E’ comunque stata necessaria la realizzazione di una strada di cantiere con un piazzale interno di manovra; al termine dei lavori gli stessi sono stati consolidati e rifiniti con piestrisco di cava e mantenuti come “strada bianca” di accesso indipendente al fabbricato ristrutturato.
Particolare attenzione è stata data ai materiali utilizzati, tutti naturali ed in piena linea con i crismi della bio architettura con cappotto in fibra di legno o silicato di calcio, strutture in legno dei vari orizzontamenti, e delle pareti esterne, coibentazione dei solai controterra realizzata con lastre di vetro cellulare (vetro riciclato),intonaci strutturali interni/esterni in calce naturale. Unica eccezione sui serramenti in materiale plastico con finitura “effetto legno” scelti dalla committenza per una maggiore durata nel tempo e minore manutenzione.
Dal punto di vista energetico il piccolo fabbricato raggiunge di fatto l'autosufficienza ed è a pieno titolo un NZEB con un limitatissimo impiego di energia non rinnovabile.
L'acqua calda sanitaria e il riscaldamento invernale sono assicurati da pompe di calore elettriche. Quella dell’ACS, con potenza di 1.95 kW, è localizzata nel bagno del primo piano ed è dotata di un piccolo serbatoio di accumulo. La pompa di calore per il riscaldamento (8,5 kWt), del tipo aria/aria fornisce energia ad un sistema di ventilconvettori interni, localizzati nei vari locali e scelti per la rapidità nel portare gli ambienti alla temperatura desiderata. L’energia per il funzionamento di entrambi i sistemi è assicurata da due campi di solare fotovoltaico (7,29 kWp) installato sul tetto con esposizione sulle falde est ed ovest per garantire la massima copertura del sistema.
L'eccedenza di energia elettrica è stipata in un accumulo a servizio della casa nelle ore notturne o per la ricarica di un veicolo elettrico.
Il ricambio d’aria è assicurato con un sistema di ventilazione meccanica controllata puntuale localizzato nelle varie camere e programmabile sia in serie che individualmente. Tale scelta, rispetto ad un classico impianto è stata dettata dalle difficoltà di portare le condutture dell’aria nei singoli locali.
A lavori ultimati gli esterni sono stati sistemati con il posizionamento di travi in castagno naturali in modo da poter creare dei piani inclinati di raccordo tra i vari livelli del giardino.
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